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ANTITRUST ACCELERI INDAGINI SU CARTELLO PREZZI PETROLIFERI
“Se per la grave crisi che ha investito da anni il settore della pesca a seguito dei continui incrementi del prezzo del gasolio esistono dei responsabili, è necessario che il Governo li scovi e li richiami alle proprie responsabilità nei confronti delle migliaia di imprese che lavorano da anni al limite della soglia di redditività, se non in perdita” Lo hanno dichiarato i Presidenti delle Associazioni cooperative della pesca Giampaolo Buonfiglio (AGCI AGRITAL), Massimo Coccia (FEDERCOOPESCA-CONFCOOPERATIVE) e Ettore Ianì (LEGA PESCA). “Il ridottissimo abbassamento dei prezzi degli ultimi mesi, lontano dal recupero dei vistosi aumenti dei prezzi dell’ultimo triennio, non scalfisce nemmeno le gravi ripercussioni registrate nei bilanci delle imprese armatrici e nell’occupazione del settore, mentre è sempre più grave il rischio che per quadrare i conti i pescherecci aumentino lo sforzo di pesca, mettendo in pericolo lo stato delle risorse ittiche. Comportamenti di cui sarebbe responsabile in primo luogo la Commissione Europea, sorda a qualsiasi sollecitazione ad intervenire per arginare l’emergenza. Bruxelles, nonostante gli impegni assunti direttamente dal Commissario Borg, non solo non ha fatto nulla, ma ha anche cercato di impedire che gli Stati membri facessero qualcosa evocando la turbativa della concorrenza, trascurando che questa era già turbata da una situazione dei prezzi fortemente squilibrata che vedeva il nostro Paese tra i più cari. Ora che l’Antitrust – alla quale le Associazioni cooperative si erano da tempo rivolte - ha finalmente aperto una indagine nei confronti di ben nove compagnie petrolifere, ci auguriamo vengano finalmente accertati meccanismi e responsabilità che da un lato dimostrino di quale concorrenza si fa paladina la CE, dall’altro consentano di controllare i prezzi del gasolio e di mettere in atto tutte le iniziative utili a recuperare i danni subiti dalla categoria. La recente estensione dell’IVA agevolata dalla agricoltura alla pesca su cui il Ministro De Castro è riuscito ad ottenere la luce verde da Bruxelles “hanno concluso Buonfiglio, Coccia e Ianì “è in questo quadro un salvagente per recuperare margini di redditività, ma insufficiente a riparare i danni registrati nell’ultimo triennio, ed in particolare nel periodo in cui, guarda caso, il price-leader ENI ha cambiato il metodo di fissazione del prezzo dei carburanti, innescando il meccanismo del cartello su cui sta indagando l’Antitrust. A questa chiediamo oggi di accelerare i tempi dell’inchiesta, che se durasse fino al marzo 2008, come preannunciato, allungherebbe di un ulteriore anno il calvario della pesca italiana”. Auspichiamo inoltre che il Protocollo di Intesa tra Politiche agricole ed ENI AGIP venga definito nelle modalità ed esteso anche all’ASSOPETROLI per consentire la piena copertura territoriale.

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