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PESCE SAN PIETRO
Il San Pietro è un pesce piuttosto bizzarro con un opercolo nero al centro di ciascun fianco. Il suo nome deriva da una leggenda secondo la quale le due macchie nere sono le impronte digitali lasciate delle dita di San Pietro quando ha preso in mano il pesce. In alcune zone d’Italia è conosciuto anche come "pesce gallo" mentre gli arabi lo chiamano "pesce di Dio".

Il Pesce san Pietro si presenta con un corpo alto e nettamente schiacciato lateralmente ricoperto da squame molto piccole e difficilmente visibili. Ha una bocca molto grande con la mascella inferiore sporgente e occhi grandi posti vicino alla nuca. La testa, coriacea e piuttosto grande, sembra avere una sorta di corazza mentre i bordi del corpo sono ricoperti da placche spinose. Dalla pinna dorsale, munita di numerose spine, partono lunghi filamenti che contribuiscono a conferire al pesce il suo aspetto bizzarro. E’ di colore grigio-dorato, più scuro sul dorso con riflessi argentei sul ventre e giallastri sui fianchi dove risalta, da entrambi i lati, una macchia circolare di colore scuro. Generalmente le sue dimensioni si aggirano intorno ai 30-40 centimetri ma sono stati riscontrati anche esemplari dalle dimensioni eccezionali di 60 centimetri. E’ un specie piuttosto diffusa ed è presente nel Mediterraneo, nel Mar Nero, nell’Oceano Atlantico orientale e nell’Oceano Pacifico lungo le coste di Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea. E’ un pesce piuttosto solitario, vive generalmente isolato o in piccoli gruppi preferendo i fondali fangosi o le praterie di Posidonia. Gli esemplari giovani preferiscono stazionare in acque costiere, fra i 50 e i 150 metri, mentre gli adulti si spingono anche in acque più profonde. Non è un bravo nuotatore quindi sfrutta la sua bocca protrattile per catturare le prede con scatti improvvisi. Si nutre di una grande varietà di pesci, molluschi e crostacei. Ha carni ottime apprezzate soprattutto per la loro delicatezza ma, se pescato su fondali fangosi, a volte perde alcuni dei suoi pregi.

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