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TRIGLIA DI FANGO
La triglia di fango è una specie bentonica, cioè che vive in diretto contatto con il fondo, amante dei fondali melmosi o sabbiosi. Si distingue dalla triglia di scoglio per i diversi fondali frequentati, per il muso più corto con profilo quasi "verticale" e per il colore rosato più chiaro. Possiede due barbigli, motivo per cui è chiamata in molte zone barbone.

La triglia è un pesce diffuso in tutto il Mediterraneo e rappresenta una delle specie di pesce fresco di maggior consumo in Italia.
Viene pescata, soprattutto in Adriatico, anche quand’è ancora giovane (8-10 centimetri), generalmente in agosto-settembre, ed è chiamata agostinello. E’ un pesce di forma allungata, con il corpo leggermente compresso ai lati ricoperto di squame che si staccano con facilità.
Ha una testa piuttosto grande con un profilo molto "ripido" e al di sotto della bocca presenta due barbigli provvisti di organi gustativi e tattili. I barbigli infatti sono protesi in avanti quando la triglia va a caccia movendo i fondali alla ricerca di molluschi, crostacei e vermi, mentre, in fase di riposo, possono essere nascosti in un solco sotto la mandibola.
Ha una colorazione rosata che può sfumare anche nel rosso, con strisce longitudinali gialle sul ventre e sui fianchi. Tuttavia il suo colore può subire notevoli variazioni in relazione al tipo di fondale che frequenta, all’intensità luminosa e alle condizione emotive del pesce.
La triglia generalmente si aggira intorno ai 20 centimetri anche se può arrivare, in certe condizioni, anche a 30 (generalmente gli esemplari di taglie così grandi sono femmine).
Si riproduce nel periodo compreso tra aprile e luglio su fondali melmosi o sabbiosi generalmente lontani dalla costa, a profondità che possono arrivare a 100 metri. Gli adulti infatti, quando la temperatura dell’acqua nelle zone costiere diventa troppo bassa, migrano al largo rifugiandosi nei fondali. Le triglie giovani, ad un certo stadio dello sviluppo, si avvicinano alla costa dove si concentrano in aree sabbiose, soprattutto vicino alle foci dei fiumi e assumono la tipica colorazione rossiccia. La triglia rientra tra le 10 specie di pesce maggior consumate in Italia, soprattutto al sud, anche se da molti non è apprezzata a pieno a causa delle sue numerose lische.

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