Buona parte degli operatori italiani dal 1° gennaio 2007 rischia di non poter uscire in mare. Questo l’allarme lanciato dai Presidenti di AGCI Agrital, Federcoopesca-Confcooperative, Lega Pesca dopo che il 1° gennaio scorso è scaduta la proroga concessa con decreto legge n°2/06 (convertito in legge n° 81/06) per l’acquisizione dei titoli tecnici di idoneità all’uso dei nuovi apparati radio per le barche da pesca. Si tratta dei certificati di abilitazione all’uso di apparati radio a bordo delle imbarcazioni, richiesti dal DM 8 marzo 2006, emanato dal ministero delle Comunicazioni. L’avvio tardivo delle procedure necessarie al rilascio dei certificati (corsi di formazione, autorità abilitata all’effettuazione degli esami di verifica delle idoneità) e le articolate procedure per l’acquisizione e la certificazione delle apparecchiature, non ha consentito alla totalità degli operatori di mettersi in regola e acquisire i certificati di abilitazione. Per questo l’ AGCI Agrital, la Federcoopesca-Confcooperative e la Lega Pesca hanno chiesto al ministro De Castro un’ulteriore proroga, che potrebbe concretizzarsi con un emendamento al cosiddetto decreto “mille proroghe”, per consentire a tutti di completare il percorso di acquisizione delle autorizzazioni, l’acquisto e la verifica delle omologazioni delle apparecchiature, senza mettere a repentaglio la sicurezza della navigazione. “Prorogare i tempi -dichiarano i Presidenti di AGCI Agrital, Federcoopesca-Confcooperative, Lega Pesca- per l’acquisizione delle abilitazioni richieste, non vuol dire lasciare che i nostri operatori escano in mare senza nessun controllo. Resterebbero, infatti, in vita le precedenti norme sulla sicurezza. Nessun rischio, quindi, di lasciare le barche da pesca prive delle garanzie indispensabili per una corretta e sicura navigazione”.