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2 SETTEMBRE 2005
Il Presidente del Consorzio del Distretto Ittico di Rovigo, Massimo Barbin, interverrà con una relazione alla conferenza in programma per venerdì 2 settembre

La missione, che si svolgerà nei giorni 2, 3 e 4 settembre, risponde a due degli obiettivi fondamentali che il Consorzio Distretto Ittico Rovigo si è dato: promuovere la filiera ittica polesana, le qualità nutrizionali tipiche dei prodotti ittici del Distretto, per una corretta valorizzazione del settore e del territorio entro cui operano le imprese e favorire l’internazionalizzazione attraverso la partecipazione a fiere specialistiche e la promozione di workshop con la presenza di buyers provenienti da tutto il mondo.
Il viaggio in Ungheria, la cui organizzazione è stata affidata allo Studio Schiro & Partners di Badia Polesine, Verona e Budapest, rappresenta quindi una significativa e concreta opportunità per il neonato Consorzio del Distretto Ittico di Rovigo, determinato a far fare a questo importante settore dell’economia polesana il salto di qualità che attende da tempo.
Sono previsti incontri bilaterali con operatori del settore e in particolare della distribuzione ungherese, incontri con autorità italiane presenti in Ungheria e la partecipazione, con la relazione del Referente del Distretto Massimo Barbin, alla Conferenza organizzata da The National Association and Marketing Board of Fish-Farmers (Associazione nazionale e Comitato Marketing del settore ittico) nell’ambito del programma della Fiera “OMEK 2005”.


La Fiera di Budapest: un importante vetrina per i prodotti polesani e una grande occasione di promozione del Distretto Ittico Rovigo

La Fiera dell’Agroindustria “OMEK 2005”, che ha aperto i battenti il 27 agosto e si concluderà il 4 settembre, è alla sua 74ma edizione. Sono 800 gli espositori presenti, appartenenti a diversi settori e di livello internazionale, su una superficie disponibile di 30.000 mq. I visitatori dell’ultima manifestazione sono stati circa 100.000.
Lo stand allestito dal Consorzio Ittico Alto Adriatico è stato in questi giorni visitato e apprezzato dal Ministro per le Politiche Agricole Giovanni Alemanno; in rappresentanza del Distretto Ittico Rovigo partecipano le Ditte Sarto srl di Porto Viro (Ro), Goro Pesca srl di Goro (Fe), Mancin Nadia srl di Rivà di Ariano Pol (Ro), F.lli Pasquato II srl di Rosolina (Ro), Fin Pesca srl di Porto Viro (Ro) oltre a Massimo Barbin Referente del Distretto e Andrea Callegari, Vice Direttore dell’API.
Il Distretto Ittico ha già partecipato a diverse manifestazioni in Italia e all’estero, nell’ambito della sua attività di promozione indirizzata ai mercati nazionali e internazionali; ha preso parte infatti ad “Alimentaria” nel marzo 2004, all’MSE di Rimini - Salone Internazionale delle Tecnologie e dei prodotti della pesca per il Mediterraneo - nel febbraio 2005, all’European Sea Food Exposition di Bruxelles nell’aprile 2005.

Venerdì 2 settembre alla Fiera di Budapest si terrà una conferenza incentrata sui temi fondamentali relativi allo sviluppo del settore ittico. In programma l’intervento del Referente del Distretto Ittico Rovigo Massimo Barbin.

La filiera ittica polesana: un patrimonio da sviluppare e promuovere

L’attenzione delle aziende ittiche polesane è da sempre rivolta alla qualità, al fine di offrire al consumatore finale prodotti con caratteristiche organolettiche superiori alla concorrenza: la “cozza di Scardovari, la vongola verace del Polesine, il pesce azzurro, l’anguilla del Delta del Po e il cefalo del Polesine” hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero delle Politiche Agricole come prodotti tradizionali italiani. Inoltre, operano nel Distretto imprese leaders a livello mondiale nel campo dell’industria conserviera, con vere e proprie eccellenze vocate all’esportazione.
Risultati legati in larga misura alle positive condizioni strutturali, metereologiche, chimiche fisiche e biologiche dell’ambiente marino e lagunare, ma che dipendono anche dalla tecnologia utilizzata, dall’impiantistica all’avanguardia, dalla professionalità degli operatori, in un sistema di interazione tra i diversi settori del primario, secondario e terziario, dalla pesca alla commercializzazione e distribuzione. Oltre 3500 addetti e 500 milioni di euro di fatturato sono, in cifre, i risultati sino ad oggi raggiunti dal Distretto Ittico, che punta sulla qualità e sull’innovazione per creare nuovi fattori di competitività.
La consapevolezza delle potenzialità del settore, l’esigenza di creare sistema fra le imprese che operano nel Delta, la volontà di rappresentare a livello internazionale la bontà e la qualità dei suoi prodotti, hanno permesso la costituzione del Distretto Ittico e del Consorzio Ittico Alto Adriatico, con l’obiettivo di promuoverne l’intera filiera, attraverso una serie di iniziative e di attività.

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