Esca riservata ai pesci predatori.

Non esiste un pesce-esca standard per tutti i carnivori: ogni specie ha gusti ed esigenze diversi, per cui bisogna fare molta attenzione alla scelta dell’esca.
Il luccio, predatore per eccellenza, predilige pesci vivi di 12-15 cm, che abbiano una certa consistenza e che possano, quindi, occupare un posto di rilievo nel suo stomaco capiente. Di solito, i pesci ideali sono la scardola, che vive nel suo stesso ambiente, e il triotto; buoni risultati si ottengono anche usando i cavedanelli, i vaironi e i barbi.
Per la pesca del persico trota è consigliabile usare esche che non superino i 10 cm, sebbene questo animale possa raggiungere i 3-4 kg di peso, e delle stesse specie di quelle per il luccio. Il persico reale, invece, ama il cobite, piccolo pesce catturabile con un retino nelle correnti dei fiumi del piano; in assenza del cobite, si può usare anche l’alborella di 6-7 cm.
Il cavedano, pur non essendo un carnivoro propriamente detto, assale volentieri il ghiozzo, il cobite, l’alborella e il varione, tutti intorno ai 6 cm di lunghezza; solo in inverno, quando raggiunge taglie più grosse, può essere cacciato con esche di una decina di cm.
Le grosse trote di fiume hanno una spiccata preferenza per il varione, mentre quelle dei laghetti alpini sono facilmente insidiabili con le sanguinerole.
Per anguille e bottatrici, invece, va bane qualsiasi tipo di pescetto di 7-8 cm, purché si faccia molta attenzione a non innescare pesci di fondo, che tendono ad infilarsi sotto qualche pietra.