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10 MARZO 2005 - COMUNICATO STAMPA UNITARIO
COMUNICATO STAMPA UNITARIO AGCI PESCA - LEGA PESCA - FEDERCOOPESCA - UNCI PESCA

PROGRAMMA TRIENNALE DELLA PESCA: IL MOVIMENTO COOPERATIVO PRONTO ALL’INNOVAZIONE, MA CONTRO LA CONFUSIONE DEI RUOLI


La bozza del nuovo Programma triennale presentata dal Sottosegretario Scarpa al Tavolo Azzurro tenuto ieri sera presenta contenuti innovativi, come i nuovi strumenti in materia di credito, finanza ed assicurazioni. Un pacchetto che ha raccolto nell’insieme l’apprezzamento del movimento cooperativo della pesca, che si è dichiarato pronto a raccogliere la sfida dell’adeguamento al nuovo scenario ed a contribuire al processo di modernizzazione della pesca italiana Ma le stesse Associazioni cooperative hanno anche espresso unitariamente il loro netto dissenso sull’architettura del programma, in cui sussiste una evidente confusione tra i ruoli e le competenze dei diversi attori, ed in particolare tra quelle della cooperazione, dell’associazionismo e del sindacato, nonostante questa sia materia recentemente riordinata con il Decreto Legislativo 154 del 2004 con cui è stato riformato il quadro normativo del settore. Le sovrapposizioni rischiano di creare distorsioni e tensione frenando il processo di rinnovamento. La significativa riduzione delle risorse destinate alle Associazioni per lo svolgimento dei compiti di promozione, servizio, assistenza e formazione dei pescatori organizzati in cooperative, che rappresentano oltre l’80% della produzione, nonostante la maggiore disponibilità finanziaria dell’annualità 2005, è un dato politico evidente, una scelta che sembra non considerare adeguatamente il ruolo svolto dalla cooperazione del settore negli ultimi venti anni, quale perno su cui la pesca italiana ha compiuto importanti passi avanti. “Non si tratta, da parte nostra, di rifiutare le innovazioni o di difendere lo status quo” hanno dichiarato i Presidenti delle Associazioni cooperative “ ma di attuarla in piena armonia con la volontà del Parlamento e in un quadro realmente condiviso e con la necessaria progressione, in un percorso in cui tutte le componenti del settore - in un quadro di trasparente rappresentatività - dovranno fare la loro parte, ciascuna per quanto di sua competenza. Ci auguriamo pertanto che esistano ancora ampi margini di confronto e disponibilità alla modifica della proposta, per consentire ai vari attori dell’economia ittica di svilupparsi nell’alveo delle proprie competenze, riducendo le interferenze ed evitando con cura di svolgere compiti impropri”.


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